Nei primi cinque mesi del 2024, l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia risulta in crescita (+10,3% rispetto ai primi cinque mesi del 2023). Sia il comparto dei veicoli
industriali che il comparto delle autovetture, mostrano incrementi nelle importazioni (rispettivamente +9,3% e +17,5%). Al contrario, l’export in valore risulta in calo rispetto a quello dei primi cinque mesi del 2023, -11,9%: il valore dei veicoli industriali, nel periodo analizzato, 2024 incrementa del 7,0%; le autovetture esportate, viceversa, sono in calo del 18,3%. Il saldo è negativo per circa 8,1 miliardi di Euro per le autovetture e positivo di circa 662 milioni per i veicoli industriali.
Mentre l’import di autoveicoli ha origine quasi totalmente da paesi europei (l’89,1% del valore totale importato), l’export con destinazione Europa rappresenta, nel periodo gennaio maggio del 2024, il 61,0% del totale. Tra i paesi di destinazione extra europei, gli Stati Uniti rimangono il primo mercato (18,4%), seguiti da Giappone (3,7%) e Algeria (2,5%).
Per quanto riguarda il comparto della componentistica, nel periodo analizzato, calano sia l’import, del 6,5%, che l’export, dello 0,8%, con un saldo positivo di circa 2,9 miliardi di euro (era di 2,4 milioni nello stesso periodo del 2023). L’Europa rappresenta il 79,0% del valore dell’import e il 79,6% del valore dell’export. Al di fuori del continente europeo, la prima macroarea di origine è l’Asia, da cui l’Italia importa il 13,6% di parti e componenti (in valore), mentre la prima macroarea di destinazione dell’export è il Nord America: 9,6% del totale.
Lo Stato da cui importiamo e a cui esportiamo più componentistica automotive è la Germania, che, rispettivamente rappresenta il 24,3% delle importazioni ed il 19,9% delle esportazioni del trade italiano. Seguono, nell'ordine la Polonia e la Francia per quanto riguarda le importazioni. Per i paesi di destinazione, invece dopo la Germania troviamo la Francia e la Spagna, in questo ordine, a completare la Top3.