Comunicati stampa

40 ANNI DI ANFIA-AFTERMARKET

Si è svolto questa mattina, presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino, l’evento celebrativo dei 40 anni della Sezione Aftermarket di ANFIA.

Nel 1983, su richiesta di alcune aziende associate, venne costituito, in seno al Gruppo Componenti dell’associazione, un primo gruppo di lavoro che si occupasse, dal punto di vista della filiera produttiva, delle tematiche di interesse del mondo della ricambistica e dell’autoriparazione. Da allora, attraverso quattro decadi, il gruppo di lavoro è evoluto fino a diventare una Sezione e contare, oggi, 72 aziende associate, realtà di primo livello in termini di tecnologie, professionalità e competitività sui rispettivi mercati di riferimento - che condividono i valori della qualità e sicurezza del prodotto, dell’avanzamento tecnologico e del servizio al consumatore.

Sono stati 40 anni intensi per il settore IAM, che, grazie alle competenze e alla professionalità della filiera e ad un grande spirito di resilienza, ha saputo superare anche i momenti più critici: dalle campagne incentivi – in particolare quella del 1997-1998, con la rottamazione di oltre 3 milioni di veicoli – alla minaccia, poi non realizzata, di uno spostamento della riparazione verso le reti autorizzate. Oggi stimiamo, a livello di fatturato, una quota di mercato intorno al 70% per il canale IAM, e, di conseguenza, circa il 30% ad appannaggio del canale OES. Infine, in tempi recenti, la sfida del Covid19, con lo shortage di materie prime, componenti e microchip e la relativa gestione degli stock. Nel 2020 il fatturato dell'aftermarket italiano, secondo il barometro aftermarket ANFIA, ha chiuso in flessione del 14%, con un rimbalzo positivo nel 2021 (+22% e +5% rispetto al 2019) e un ulteriore incremento nel 2022 (+8%), aiutato anche dalle dinamiche inflazionistiche. Nel primo semestre 2023 si registra una variazione positiva dell'11%.
Sul fronte dell'evoluzione tecnologica, l’E-mobility è ormai il presente e sarà il nostro futuro. Nuovi attori di settori affini al nostro stanno entrando nell’automotive portando con sé il proprio know-how. Come filiera IAM, abbiamo le competenze, le tecnologie, i prodotti e soprattutto le persone per garantirci il nostro futuro. E abbiamo dalla nostra parte il tempo per fare le giuste scelte, ponderate nell’interesse dell’intera filiera e dell’utente finale - automobilista o autista di un mezzo commerciale - affinché possano utilizzare su strada mezzi ben mantenuti, al giusto prezzo, e, soprattutto, sicuri, garantendo per tutti la mobilità attesa e necessaria e non imposta.

Massimo Pellegrino, Coordinatore di ANFIA-Aftermarket

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