Nei primi quattro mesi del 2022, l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia risulta in calo (-20% rispetto allo stesso periodo del 2021), a causa del calo delle importazioni di nuove autovetture, -17,5%, e del calo riguardante veicoli industriali, che registrano una flessione ancora maggiore, -34,8%. L’export in valore risulta in aumento rispetto a quello di gennaio/aprile 2021, +1,8%, in calo per le autovetture esportate (-3,3%), ed in aumento per i veicoli industriali (+16,1%). Il saldo è negativo per 2,74 miliardi di euro per le autovetture e positivo per 864 milioni per i veicoli industriali.
Mentre l’import di autoveicoli ha origine quasi totalmente da paesi europei (il 92% del valore totale importato), l’export con destinazione Europa rappresenta, nel primo quadrimestre 2022, il 63,5% del totale, con USA, Cina e Giappone a costituire i primi tre mercati extraeuropei.
Nello stesso periodo, è in crescita l’import del comparto della componentistica, per un valore del 7,9% superiore a gennaio/aprile 2021 e l’export in calo dello 0,8%, con un saldo positivo di 1,51 miliardi di euro (era 2,01 miliardi a gennaio/aprile 2021). L’Europa rappresenta il 76,6% del valore dell’import ed il 77,6% del valore dell’export. Al di fuori del continente europeo, la prima macroarea di origine è l’Asia, da cui l’Italia importa il 17% di parti e componenti (in valore), mentre la prima macroarea di destinazione dell’export è il Nord America: 9,8% del totale.
Autoveicoli nuovi e componenti, insieme, generano, da inizio anno, importazioni pari al 6,9% dell’export del totale dell’industria (7,2% al netto dell’energia) ed il 6,7% dell’import (8,3% al netto dell’energia).